(o), immersione nel suono di Speaking cables
AGNESE BANTI + ANDREA TRONA
La forma del desiderio
Giuseppe Mongiello
lavoro grafico di Giuseppe Mongiello
DA SEMPRE IL DESIDERIO È RIASSUNTO IN UNA FORMA, LA (O)
MENTRE LE VOCI INTERIORI SI ARTICOLANO, PRIMA DI TRASFORMARSI IN DETTO, LA VOCE PRONUNCIA LA CONSONANTE (M)
L’IDENTITÀ COLLETTIVA PUÒ ESSERE RITROVATA NELL’ASCOLTO DI UN CANTO, ORIGLIANDO NEI SUOI PENSIERI
IL CANTO SI REALIZZA, PER ALLENARLO, NEI PRESSI DI UN CORSO D’ACQUA
VOCE ACUSMATICA: SENTIRE UNA VOCE SENZA POTERNE VEDERE LA FONTE
IL PRIMO CANTO È UNA NINNA NANNA: ASCESA COME DISCESA NELLA (O)
foto di Margherita Caprillifoto di Margherita Caprillifoto di Margherita Caprilli
Viaggio sonoro nella fluidità abissale
Carlotta Simonetti
Seduti al centro di un cerchio di piccoli autoparlanti, alle spalle degli spettatori, la voce e i suoni di Agnese Banti e Andrea Trona ci conducono in un viaggio nelle profondità della materia.
L’ambiente spoglio, la condizione di penombra in cui è avvolta la sala ci invitano a silenziare la percezione visiva, in favore di quella uditiva.
Onde e frequenze si fanno contemporaneamente voce narrante e spazio dell’immaginazione, la straripante energia del sonoro assume le caratteristiche di corpo liquido. Abbandonandoci ad esso, come una corrente, trasporta le nostre menti in un viaggio vorticoso, un continuo fluire nelle profondità più recondite di un oceano sognante e primordiale.
foto di Margherita Caprilli
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