specchioriflesso, 6 frasi che restano
Alessandra Cussini










Quello che non c’è


Nella mia famiglia ci sono storie che non vengono raccontate nella convinzione che quello che non si dice non si saprà mai. Della storia di mia zia nessuno ha mai detto niente a me e a mio fratello, quello che sapevamo era che mio padre aveva tre sorelle e che adesso noi abbiamo due zie e che pertanto una delle tre non era più viva, Daniela.

Non ho ricordi di lei da viva, né di noi due insieme. C’è una sua fotografia, quella sì la ricordo, non mi è mai piaciuta, è un po’ sgranata, un po’ anonima, e la faccia di mia zia è gialla, o almeno così mi sembrava quando la guardavo da bambina. È la foto che si consegna agli amici e ai parenti il giorno del funerale.

Quando è morta nessuno me lo ha detto. Ho un’immagine di quel pomeriggio. Sto camminando per la casa, mi fermo davanti al bagno dei miei genitori, ho come un presentimento. La porta è semi aperta, io guardo dentro: c’è mio padre, in piedi, con le braccia lunghe, tese, appoggiate al lavandino, sta piangendo, piange disperato, trema, si scuote, ma senza fare rumore. Ricordo di essermi preoccupata perché non avevo mai visto mio padre piangere.

Sono cresciuta e non ci ho più pensato: mia zia era morta e la morte fa venire tristezza, per questo, immaginavo, nessuno ne parlava mai.

Poi un giorno, avevo venticinque anni, mio padre è venuto da me e mi ha raccontato la storia di Daniela. Lo ha fatto senza fermarsi, senza omettere niente, come se aspettasse quel momento da tutta la vita. Quasi tutto è vero. Alcuni pezzi sono inventati.


Bio


Giulia Scotti si diploma come attrice presso Grock – Scuola di Teatro. Partecipa come attrice a diversi spettacoli, di cui l’ultimo Elogio della vita a rovescio con la regia di Daria Deflorian; oltre alla pratica teatrale esplora diversi medium espressivi, fino ad avvicinarsi al fumetto. Nel 2018 viene selezionata per il progetto europeo Artists@Work. Nasce Fermata Rogoredo, breve storia a fumetti esposta durante il festival di Internazionale a Ferrara, ed. 2018.

Nel 2020 con il suo fumetto d’esordio Tutto quello che non ho dimenticato vince il primo premio, assegnato dallo scrittore Paolo Cognetti, del Milano Pitch per la sezione libri di narrativa adulti. Nel 2019 fonda, insieme ad un collettivo di attrici e attori, l’associazione Praxis, che lavora proponendo una commistione tra le arti performative, la disciplina antropologica e i metodi di ricerca sociale. Quello che non c’è è il progetto personale che ha debuttato nel 2024.



 
                                                                                                   @supernova2024